Il percorso nella scuola di Amici 21 di Gio Montana è stato breve, ma molto intenso.
Il cantante era entrato nel programma a due settimane dall’inizio del serale per volere di Anna Pettinelli e sin dall’inizio le cose per lui sono state tutt’altro che semplici.
Nonostante, infatti, Gio fosse entrato soprattutto per i suoi inediti, le lacune mostrate nelle cover hanno messo in crisi il suo percorso, portando la Pettinelli a perdere fiducia in lui e a decidere di eliminarlo ad un passo dal serale.
In quell’occasione, Rudy Zerbi aveva deciso di intervenire, affermando di volersi prendere le proprie responsabilità e portando Gio nella propria squadra.
Vedendo l’impegno del cantante, Rudy scelse di portare Gio Montana al serale, ma purtroppo il suo viaggio è durato molto poco.
L’allievo, infatti, è stato eliminato al termine della prima puntata del serale, ma Gio ha sempre dichiarato di essere rimasto soddisfatto del percorso fatto.
Intervistato da Whoopsee, Gio Montana è tornato a parlare della sua eliminazione, ribadendo come secondo lui sia stata giusta:
Sono entrato tardi rispetto agli altri compagni, ho fatto molta meno esperienza, ho avuto meno tempo per apprendere ciò che dovevo apprendere e quindi loro essendo più preparati era giusto andassero avanti. Amici è un talent molto importante, non è un gioco, non è una barzelletta. Ci deve stare chi merita di starci.
Gio è poi tornato a parlare del suo momento difficile nella scuola:
Sono stato molto orgoglioso di me stesso perché a un certo punto ho creduto di non entrarci più. L’emozione mi giocava veramente brutti scherzi, mi tremava la voce, mi sono scordato le parole. Però poi avere quella maglia lì, che te la consegnano è stata una soddisfazione immensa. Se fossi entrato a settembre le cose sarebbero state diverse, avrei potuto avere un’impronta più significativa a livello personale.
Nella scuola Gio ha cominciato il suo percorso con Anna, ma poi ha proseguito con Rudy.
Proprio parlando del suo rapporto con i due insegnanti, Gio si è tolto qualche sassolino dalla scarpa:
Ho legato di più con Rudy. Proprio per un fattore di empatia. Mi ha trasmesso molto senza dirmi molto in realtà. Però quelle poche parole chi mi ha detto mi sono entrate. Riconosceva in me del potenziale e si vedeva che lo riconosceva. Da quando sono entrato a far parte del suo team mi ero anche sbloccato molto di più. Sul palco ero più me stesso, a cantare ero più tranquillo e mi sentivo che se avessi sbagliato non sarebbe successo nulla. Con Anna non lo so, anche se anche lei credeva in me non vedevo in lei tutta quella fiducia nei confronti nonostante dicesse che i miei inediti sono fortissimi.